mercoledì 27 maggio 2015

Mario Cresci - Storie di Fotografia




AFIP INTERNATIONAL
LA PRIMAVERA DELLA FOTOGRAFIA

GIOVEDÌ 4 GIUGNO 2015, ore 19.00

MARIO CRESCI 
E MARIATERESA CERRETELLI

ALLA TRIENNALE DI MILANO
LE LECTIO MAGISTRALIS
DEI PIÙ IMPORTANTI FOTOGRAFI ITALIANI

Le Lectio Magistralis sono organizzate dall’AFIP International - Associazione Fotografi Italiani Professionisti in collaborazione con CNA Professioni

VARIAZIONE DI PERCORSO PER LA PROSSIMA DATA DELLE LEZIONI MAGISTRALIS: 
non più come annunciato precedentemente Fabio Bucciarelli, che per impegni di lavoro non sarà in Italia in quei giorni, ma il grande Mario Cresci, che dialogherà con Mariateresa Cerretelli, photoditor e presidente del GRIN.

Arte e graphic design intrecciano i propri linguaggi nell’esperienza di Mario Cresci, protagonista del nuovo appuntamento con le Lectio Magistralis di AFIP, cartellone di conversazioni con i grandi maestri italiani della fotografia in scena alla Triennale di Milano. Nella serata di giovedì 4 giugno Cresci esporrà i suoi Racconti di fotografia: questo il titolo di un incontro che intende restituire l’articolata e poliedrica visione creativa di un artista per definizione fuori dal coro. 

Una figura d’avanguardia quella di Cresci, tra i primi a indagare (negli Anni Settanta) il mondo delle scienze sociali attraverso il filtro dell’arte: affrontando proprio per mezzo dell’immagine temi propri dell’antropologia culturale e dell’etnografia, impegnandosi in modo particolare nel censire e raccontare oltre i facili cliché l’eccezionale e complessa ricchezza delle regioni del Sud Italia.
In dialogo con Cresci sarà Mariateresa Cerretelli, giornalista e photo-editor di Class.  

Gli incontri, tutti a ingresso gratuito (fino a esaurimento posti), proseguiranno giovedì 18 giugno  con Gabriele Croppi (La metafisica del paesaggio urbano); giovedì 2 luglio con Gian Paolo Barbieri e Maurizio Rebuzzini (Eleganza naturale), e si chiuderanno giovedì 16 luglio con Giovanni Gastel e Giuseppe Di Piazza (La rinascita della fotografia).

Tutte le Lectio magistralis verranno trasmesse in diretta streaming all’indirizzo  http://www.afipinternational.com.

L’iniziativa Lectio magistralis di fotografia e dintorni è promossa da AFIP International e CNA Professioni, realizzata in collaborazione con La Triennale di Milano, il Maxxi - Museo Nazionale delle Arti del XII secolo di Roma, GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale), Milano Photofestival e con il contributo di Epson, Canon, Nikon.
Oltre a ciò, l’attività dell’AFIP International si concretizza con una serie di eventi, quali conferenze, mostre e un blog (http://afiponline.blogspot.it) dove verranno segnalati gli eventi più interessanti e saranno discussi i temi e gli argomenti legati alla fotografia e alla professione.
L’AFIP nasce nel 1960 da un gruppo di fotografi e vede tra i primi associati Aldo Ballo, Davide Clari, Giancolombo, Mario Dainesi, Gianni Della Valle, Luciano Ferri, Gian Greguoli, Edoardo Mari, Paolo Monti, Alfredo Pratelli, Italo Pozzi, Gian Sinigaglia, Fedele Toscani e Roberto Zabban, col proposito di rinnovare tecnicamente e culturalmente il mestiere della fotografia, difendendo la libera professione, rivolgendosi soprattutto alla produzione industriale e pubblicitaria, alla moda, all’editoria.
Il nuovo direttivo dell’AFIP International è composto da Giovanni Gastel (presidente), Alfredo Pratelli (presidente onorario), Giuseppe Biancofiore (vicepresidente), Andreas Ikonomu (segretario), Sauro Sorana (tesoriere), Antonio Mecca (portavoce), Debora Barnaba, Silvia Bottino, Gianluca Cisternino, Roberto Ghislandi, Annalisa Mazzoli, Marirosa Toscani Ballo, Giovanni Mereghetti.

Milano, maggio 2015

Note biografiche

Mario Cresci  (Chiavari, 1942). È tra i primi autori della sua generazione ad applicare la cultura del progetto alla fotografia coniugandola alla sperimentazione dei linguaggi visuali in ambito artistico. Negli anni Settanta la formazione e gli studi sul design acquisiti al Corso Superiore di Industrial Design di Venezia si confrontano nell'esperienza diretta con le culture  etniche e antropologiche delle regioni del Mezzogiorno italiano e in particolar modo a Matera dove apre nel 1974 il primo studio di fotografia e graphic design. Tra i momenti più importanti della sua attività la partecipazione alle Biennali di Venezia 1971, 1979, 1993 con “Muri di carta, fotografia e paesaggio” e “Viaggio in Italia” del 2013. Nel 2004 l'antologica: “Le case della fotografia” alla GAM di Torino. Dal 2010 al 2012 realizza il progetto: “Forse Fotografia: attraverso l'arte, la traccia e l'umano” all'interno della Pinacoteca Nazionale di Bologna, della Calcografia Nazionale di Roma e di Palazzo Lanfranchi a Matera. Nel 2011 l’intervento site specific: “Dentro le cose” a Palazzo dei Pio a Carpi. Sue opere sono presenti in collezioni d'arte contemporanea e fotografia, in raccolte permanenti di musei in Italia e all'estero.
Ha diretto dal 1991 al 2000 l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo e negli stessi anni ha scritto saggi e recensioni per l’inserto Cultura de “Il Sole 24 Ore”.
Attualmente è docente a contratto all’ISIA di Urbino e alla Fondazione Fotografia di Modena.



Mariateresa Cerretelli è nata a Milano. Giornalista e Photo editor di Class, scrive di fotografia, arte e costume per le testate del gruppo Class editori. Da molti anni è curatrice di mostre in Italia e autrice di testi critici nell'ambito artistico. Collabora alla realizzazione di vari progetti editoriali, brochures e libri. Scrive e collabora con siti di arte e fotografia on line. Partecipa alle giurie di fotografia e alle Letture Portfoli in varie manifestazioni e nei maggiori festival. Insegna Photo Editing e, dal maggio del 2004, è Presidente del GRIN, il gruppo dei redattori iconografici nazionale che lavorano nelle maggiori testate italiane (www.photoeditors.it).

Lectio Magistralis di Fotografia e dintorni
Triennale di Milano (viale Alemagna 6)
Da giovedì 7 maggio a giovedì 16 luglio 2015, ore 19.00
Ingresso gratuito (fino esaurimento dei posti)



Diretta streaming su: http://www.afipinternational.com/diretta-video-streaming.html 

Programma:
Giovedì 7 maggio 2015, ore 19.00 
Efrem Raimondi e Raul Cremona
La fotografia non esiste

Giovedì 21 maggio 2015, 
Cesare Colombo e Giovanna Calvenzi
L'occhio come mestiere - Dialogo sui linguaggi della fotografia)

Giovedì 4 giugno 2015, ore 19.00
Mario Cresci e Mariateresa Cerretelli
Racconti di Fotografia 

Giovedì 18 giugno 2015, ore 19.00
Gabriele Croppi e Mariateresa Cerretelli 
La Metafisica del paesaggio urbano

Giovedì 2 luglio 2015, ore 19.00
Gian Paolo Barbieri e Maurizio Rebuzzini 
Eleganza naturale 

Giovedì 16 luglio 2015, ore 19.00
Giovanni Gastel e Giuseppe Di Piazza 
La rinascita della fotografia


AFIP INTERNATIONAL - ASSOCIAZIONE FOTOGRAFI ITALIANI PROFESSIONISTI
Per informazioni: info@afipinternational.com
Sito internet: www.afipinternational.com

Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche 
Francesco Sala, tel. 02 36 755 700
francesco.sala@clponline.it; www.clponline.it

Comunicato stampa e immagini su www.clponline.it

domenica 17 maggio 2015

Elia Festa a "Sicilia come Land Art"

Una Land Art lunga 3.000 anni






La mostra SI.C.( )L.A > Sicilia Come Land Art, intende rappresentare l'enorme patrimonio di "segni" lasciati dall'uomo nel corso di 3.000 anni di storia. Viaggiare in Sicilia significa, infatti, imbattersi in una distesa infinita di costruzioni artistiche fatte dall'uomo sin dai primi insediamenti dei Fenici... da intatte architetture greche fino ad arrivare a recenti installazioni dell'uomo moderno. Così come inerpicandosi all'interno della riserva di Pantalica è ancora possibile ammirare un intreccio di lunghi condotti elicoidali scavati nella roccia da popolazioni Sicane, così a distanza di tre millenni, il labirintico cretto di Burri ricopre di cemento un’intera area terremotata del Belice. Durante le "occupazioni" territoriali di greci, romani, arabi, normanni, aragonesi, spagnoli, schiere di artieri, architetti, artigiani hanno segnato il territorio come in nessun’altra area geografica al mondo. Ancora oggi, in epoca post-industriale, ambigue esigenze evolutive e di sviluppo, lasciano sul paesaggio siciliano segni di contemporaneità.
La selezione delle opere in mostra si può considerare, per intensità e approfondimento, come un insieme di autonomi progetti personali. Così Elia Festa con la grande installazione "Questo ricordo lo voglio raccontare" fatta di 99 fotografie-cartoline di residui architettonici greco-romani, colloca concettualmente questo lavoro dentro i canoni di una raffinata operazione ready-made, successivo a un lungo viaggio di ricerca "pellicolare" avvenuto in anni recenti in tutta la regione siciliana. A Mario Cresci con una serie di opere dal titolo "d'Après Retablo" interessa invece, come a Consolo, lo sguardo sui particolari arricchito dal proprio diretto intervento su parti di natura come rocce, sabbia o fichi d'india; proprio manipolando gli elementi Cresci ci riporta a una visione teatrale e contemporanea a ricordare il passaggio dell'uomo nel corso della storia.




SI.C.( )L.A.
Photology Noto
6 giugno – 30 luglio
Via Carducci, 12
Noto (SR)

ARTISTS
_______

Mario Cresci
Elia Festa
Andrea Jemolo
Anni Leppälä
Ettore Sottsass

e con la partecipazione straordinaria di Sebastian Krüger

Di Elia Festa - Questo ricordo lo vorrei raccontare.


Un dizionario siciliano

Da quando nel 2002 ho deciso di trasferirmi per molti mesi all'anno sull'Isola, sono stato subito affascinato dal carattere e dalla personalità dei tanti siciliani che ho incontrato. Mi sono sempre chiesto del perché di questo mio profondo attaccamento alle genti di Sicilia e al loro territorio. In tutti questi anni ho cercato la risposta nelle parole di amici, colleghi, "grandi vecchi", o in incontri casuali: tutte convincenti ma forse quella che magicamente le riassume sta in una intervista di Andrea Camilleri concessa al giornalista-regista tedesco Sebastian Kruger.
"La Sicilia è una grande isola che ha subito almeno 13 dominazioni e ha dovuto di volta in volta adattarsi a queste culture a queste civiltà diverse prendendone il meglio e il peggio di volta in volta. Credo che questo continuo esercizio di adattamento abbia provocato qualcosa nel nostro DNA".
Personalmente credo che dopo quelle 13 dominazioni che includono Fenici, Greci, Romani, Arabi, Normanni, Spagnoli etc, il grado di adeguamento del siciliano alle diverse culture e' oggi quanto mai assoluto, con un risultato di sorprendente umanità.
Di quei popoli si sono susseguite a vario titolo costruzioni monumentali, imprese architettoniche, decorazioni, templi, tutti con funzioni diverse a seconda dei periodi di dominazione. Possiamo immaginare uomini dalle provenienze più esotiche adoperarsi per forgiare elementi poi rimasti sul territorio o schiere di militari erigere torri o muraglie a protezione del singolo presidio. Per esempio in epoca greca il grado culturale della res publica era tale per cui ancora oggi ci rimangono di quel periodo fastosi templi per il culto o anfiteatri panoramici. Nel ricco periodo romano poi prevale tutto ciò che di più edonistico si possa concepire: ville con porti privati, terme, arene per giochi sportivi...
Le donne e gli uomini siciliani si sono abituati per forza di cose a convivere con il loro passato e tutti i giorni si trovano a calpestare una via vecchia di 2000 anni o a sporgersi da una balconata seicentesca.
Enzo Cammarata da Enna fa eco a Camilleri riguardo all'enorme patrimonio di segni e reperti: "Non si può dire che il passato rivive in noi siciliani nel presente, perché il passato fa parte del nostro presente, soprattuto per quello che sta nel territorio. La villa romana del casale, Morgantina, Taormina, Siracusa, fanno parte del nostro presente perché sono monumenti inseriti nel contesto della nostra vita".

Chiunque visiti la Sicilia per la prima volta rimane folgorato da questo "insieme colto", da una totale diversità rispetto alla propria città o nazione di appartenenza. Su quest'isola i 5 sensi vengono amplificati dalla natura stessa: vedute, odori, sensazioni e perfino i suoni o i rumori nell'ambiente sono unici.
In un ready-made pellicolare, Elia Festa ha voluto imprimere nella sua memoria questo patrimonio di storie. Paradossalmente Festa ha viaggiato in lungo e in largo nel territorio siciliano a caccia di "cartoline", realizzandole però di sua mano fotograficamente: un enorme lascito artistico a futura memoria. "Questo ricordo lo vorrei raccontare" e' un insieme di immagini dalle composite sfumature dominanti che variano a seconda dei suoi umori quotidiani, in un viaggio lungo 2 mesi. I bianchi e neri classici ricordano proprio le cartoline di Taormina degli anni 50 e i viraggi magenta sembrano composizioni lasciate troppo al sole. La sua opera consta di 99 opere fotografiche 15x22,5 cm. in cornici nere che una volta montate, formano una installazione lunga 3 metri e alta 2, mentre in questo libro la catalogazione e' del tutto casuale.
Lo stesso Festa ricorda quella sua avventura artistica: "Quando partii per la Sicilia nell’agosto del 2004, non avevo ben chiaro ciò che avrei fatto, ma avevo un forte desiderio di entrare in un mondo particolare come il territorio siciliano, e così scoprii siti archeologici che si confondevano con effetti naturali come antiche colate laviche che evocavano battaglie ottocentesche, curiosissimi spettacoli come i mosaici dove i personaggi ritratti recitavano come fossero vivi; grotte, tombe, anfore, templi, muri, paesaggi e tanto altro ancora. Sin dai primi scatti mi resi conto che non fotografavo quello che vedevo, ma quello che sentivo, quello che pensavo di quello che vedevo, e non riuscii più a fermarmi."

Come nelle installazioni di Eliasson "The sunset series" del 2006 o di Meyerowitz "Spring" del 2004, questo lavoro multiplo crea un effetto caleidoscopico, una vertigine visiva che spinge il visitatore a dover ritornare per ammirarne nuovi dettagli, nuove sfumature. Elia Festa dimostra l'abilità di riprodurre intenzionalmente la realtà come un fotografo da cartolina, alternando l'immagine dalla luce giusta e dalla prospettiva normale a foto-scorci unici e irripetibili.
La ricerca fatta da Festa sul territorio siciliano ricorda quella di Ed Ruscha sulla California pre-contemporanea dei primi anni 60. Lotti in costruzione, spazi di parcheggi vacanti, tetti piatti di capannoni, facciate di condomini e hotels. In Ruscha una banale veduta di un parcheggio vuoto in bianco e nero, diventa archeologia sociale per l'anno 3000, una serie di segni in memoria dell'homo economicus. Qui invece il ribaltamento temporale di 3000 anni ci consegna un ricordo da raccontare, non solo di chi fotografa ma anche di chi vede. Un dizionario siciliano quello di Elia Festa dai toni visivi minimali al pari di Roni Horn che nel suo "Dictionary of water "del 1999 registra per giorni diversi, colore, densità, increspatura dell'acqua del Tamigi a Londra. Una fotografia eccentrica del tempo, che la Horn fa scorrere come l'acqua.
Allo stesso modo Festa vede con eccentricità la varietà di segni del territorio siciliano e non fa distinzione tra una inquadratura del povero dammuso pantesco e quella del sontuoso mosaico di Villa Armerina. Il grado di adattamento culturale della sua personalità di uomo corre parallela a quella intellettuale dell'artista-fotografo. Anche su questo Camilleri è lapidario: "L'eccentricità non riguarda semplicemente una certa classe sociale, ma è trasversale a tutte le classi sociali. Credo che la forza dell'eccentricità sia un tipo di sguardo rivolto all'interno e che ha delle manifestazioni di eccentricità per coloro che lo guardano dall'esterno....ma nell'interno e' una forza di coerenza e di carattere".
Come uno di quei tanti siciliani che ho conosciuto in questi anni, anche Elia Festa ha da oggi la residenza sull'Isola e forse il suo epitaffio a margine di questo progetto verrà trovato scolpito da qualche parte: “Della Sicilia non ho fotografato quello che vedevo, ma quello che sentivo; quello che pensavo di quello che vedevo”.

Davide Faccioli

Alcune immagini Di Elia Festa













mercoledì 13 maggio 2015

Giovanna Calvenzi e Cesare Colombo - L'Occhio come Mestiere: Dialogo sui Linguaggi della Fotografia


AFIP INTERNATIONAL
LA PRIMAVERA DELLA FOTOGRAFIA

GIOVEDÌ 21 MAGGIO 2015, ore 19.00
CESARE COLOMBO INCONTRA GIOVANNA CALVENZI
ALLA TRIENNALE DI MILANO
LE LECTIO MAGISTRALIS
DEI PIÙ IMPORTANTI FOTOGRAFI ITALIANI

Le Lectio Magistralis sono organizzate dall’AFIP International - Associazione Fotografi Italiani Professionisti in collaborazione con CNA Professioni

Nuovo appuntamento giovedì 21 maggio alla Triennale di Milano con le Lectio Magistralis di AFIP, cartellone di incontri con i più grandi esponenti italiani della fotografia. Titola L’occhio come mestiere la serie di riflessioni che in quest’occasione Cesare Colombo condivide con il pubblico, sollecitato nel dialogo da Giovanna Calvenzi: una scelta che richiama l’omonimo libro che lo stesso Colombo pubblicò, nel 1970, a quattro mani con Gianni Berengo Gardin. 
Un volume importantissimo per ampliare il dibattito dalla fotografia pura e semplice alle molteplici e articolate declinazioni che la disciplina ha assunto in quella che a pieno titolo definiamo società dell’immagine; un concetto che ribadisce con forza la sua straordinaria modernità, a maggior ragione oggi, a fronte della democratizzazione della produzione e fruizione delle fotografie stesse. 
Fotografo e photo-editor, ma anche pubblicitario ed esperto di comunicazione: nel corso della sua lunghissima carriera Colombo ha ricoperti ruoli diversi, rendendosi di fatto uno dei testimoni più autorevoli dell’evoluzione della filiera dell’immagine; un impegno trasversale, il suo, che lo avvicina pertanto a Calvenzi, lei stessa photo-editor, docente e curatrice, grande teorica della fotografia contemporanea. 

Gli incontri, tutti a ingresso gratuito (fino a esaurimento posti), proseguiranno giovedì 4 giugno con Fabio Bucciarelli e Stefano Citati (Il Fotogiornalismo oggi: l'eredità classica e il digitale), giovedì 18 giugno con Gabriele Croppi e Mariateresa Cerretelli (La Metafisica del paesaggio urbano), giovedì 2 luglio con Gian Paolo Barbieri e Maurizio Rebuzzini (Eleganza naturale), e si chiuderanno giovedì 16 luglio con Giovanni Gastel e Giuseppe Di Piazza (La rinascita della fotografia).

Tutte le Lectio magistralis verranno trasmesse in diretta streaming all’indirizzo http://www.afipinternational.com/
L’iniziativa Lectio magistralis di fotografia e dintorni è promossa da AFIP International e CNA Professioni, realizzata in collaborazione con La Triennale di Milano, il Maxxi - Museo Nazionale delle Arti del XII secolo di Roma, GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale), Milano Photofestival e con il contributo di Epson, Canon, Nikon. 

Note biografiche
Cesare Colombo (1935) è protagonista da più di cinquant’ anni nella fotografia, e in generale nella comunicazione visiva. Affianca al lavoro di ripresa (architettura, reportage per l’industria, illustrazione editoriale) un impegno di ricerca sulle immagini storiche. 
Nelle sue foto è prevalente l’interesse per l’uomo, protagonista dinamico dell’inquadratura ma anche simbolo della condizione sociale odierna. Significativa è la sua antologia Milano veduta interna (Alinari, 1990, testi di Roberta Valtorta e Corrado Staiano). In seguito, un completo percorso attraverso le sue immagini viene raccolto nel fotolibro Life Size, Photos 1956-2006 Ed Imagna 2009 con testo di Giovanna Calvenzi Nel 2012 è uscito un altro fotolibro sulla sua città Milano. Ingresso libero sempre curato da Giovanna Calvenzi nella collana della Fiaf “Grandi Autori della Fotografia Contemporanea “. Nel 2013 è uscito infine il libro Cesare Colombo, con Simona Guerra. La camera del tempo Ed. Contrasto dedicato alla vita e all’ opera dell’ autore.
Come studioso dell’ immagine, oltre a molti saggi critici, Cesare Colombo nel 2004 ha curato per le Ed. Agorà l’ antologia Lo sguardo critico.Cultura e fotografia in Italia 1943-68. Come ricercatore ha prodotto mostre e fotolibri per editori ed enti pubblici, tra cui citiamo L’uomo a due ruote (1987); Tra sogno e bisogno e Occhio al cibo per Coop (1985 e 1990); Scritto con la luce per Electa (1987); La fabbrica di immagini per Alinari (1988); Un paese unico. Italia, fotografie 1900-2000, ancora per Alinari; Ferrania. Storie e figure di cinema e fotografia (De Agostini, 2004); AnniCinquanta. La Fotografia (Artificio-Skirà, 2005); Cento anni di imprese (Alinari / 24 Ore Cultura, 2010)



Giovanna Calvenzi si è laureata in Lettere nel 1973, ha insegnato storia della fotografia e linguaggio fotografico per undici anni e contemporaneamente ha collaborato con diversi periodici con testi sulla fotografia.
Dal 1985 a oggi ha lavorato come photo editor per numerose testate. Dal 2012 è consulente per l’immagine per il gruppo Periodici San Paolo, a Milano. Insegna photo-editing presso il Centro di Formazione Professionale Riccardo Bauer di Milano.
Ha collaborato alla realizzazione di mostre e libri fotografici e svolge un’intensa attività di ricerca sulla fotografia contemporanea. Nel 1998 è stata direttore artistico dei Rencontres Internationales de la Photographie di Arles e nel 2002 guest curator di PhotoEspaña a Madrid. Nel 2014 è stata "delegato artistico" del Mois de la Photo a Parigi.




Lectio Magistralis di Fotografia e dintorni
Triennale di Milano (viale Alemagna 6)
Da giovedì 7 maggio a giovedì 16 luglio 2015, ore 19.00
Ingresso gratuito (fino esaurimento dei posti)


Programma:



Giovedì 21 maggio 2015, 
Cesare Colombo e Giovanna Calvenzi
L'occhio come mestiere - Dialogo sui linguaggi della fotografia)

Giovedì 4 giugno 2015, ore 19.00
Fabio Bucciarelli e Stefano Citati 
Il Fotogiornalismo oggi: l'eredità classica e il digitale

Giovedì 18 giugno 2015, ore 19.00
Gabriele Croppi e Mariateresa Cerretelli 
La Metafisica del paesaggio urbano

Giovedì 2 luglio 2015, ore 19.00
Gian Paolo Barbieri e Maurizio Rebuzzini 
Eleganza naturale 

Giovedì 16 luglio 2015, ore 19.00
Giovanni Gastel e Giuseppe Di Piazza 
La rinascita della fotografia


AFIP INTERNATIONAL - ASSOCIAZIONE FOTOGRAFI ITALIANI PROFESSIONISTI
Per informazioni: info@afipinternational.com

Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche 
Francesco Sala, tel. 02 36 755 700
francesco.sala@clponline.it; www.clponline.it

Comunicato stampa e immagini su www.clponline.it